Parafulmini per campanili
Gli impianti parafulmini prevedono le fulminazioni le quali sono una delle principali fonti di danni per le Parrocchie.
Il campanile generalmente è un edificio con forma e altezza giusta per essere la destinazione privilegiata della caduta dei fulmini.
Le fulminazioni possono essere anche indirette, ed introdursi nell’impianto elettrico della chiesa dalla rete elettrica sotto forma di sovratensione originatasi esternamente; ciò si verifica a causa della caduta di un fulmine nelle vicinanze della chiesa, che può colpire direttamente la linea elettrica entrante nell’edificio oppure cadere a terra e da lì risalire nell’impianto elettrico della chiesa.
Impianti parafulmini per campanili
Per consentire ai clienti di diminuire il rischio di fulminazione, AEI realizza da molti anni impianti di protezione nel rispetto delle norme vigenti.
Prima di affrontare il progetto di un parafulmine, viene elaborata una relazione che serve a valutare i principali rischi procurati dal fulmine:
- rischio di perdita di vite umane o lesioni
- rischio di danni alle strutture
- rischio di danni ad apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Il rischio dipende da molti fattori come le dimensioni e le forme geometriche dell’edificio, la sua posizione, la zona in cui si trova, la destinazione d’uso ecc.
Dopo aver valutato correttamente i rischi, la relazione si risolve nel progetto del parafulmine, che elenca gli interventi necessari per ricondurre il livello di rischio nei limiti prescritti dalle norme.
Impianti parafulmini per la protezione della tua chiesa
Un sistema di protezione completo di impianti parafulmini deve prevedere due tipi di protezione:
- LPS: impianto di protezione contro le scariche atmosferiche dirette
- SPD: dispositivi di protezione dalle sovratensioni
Un LPS si compone delle seguenti parti:
- Un sistema di captatori, che ha lo scopo di intercettare ed attirate i fulmini diretti sull’edificio. Il sistema di captazione è costituito da aste, punte e conduttori metallici disposti sull’edificio in modo da formare una maglia con la corretta geometria.
- Un sistema di calate collegate al sistema di captazione, realizzate con conduttori metallici opportunamente disposti lungo le pareti dell’edificio, che offrono alla corrente di scarica del fulmine il modo di giungere a terra lungo più percorsi paralleli.
- Un sistema di dispersori o impianto di terra: costituito da una maglia di conduttori disposti nel terreno in modo da interessare la più ampia superficie possibile, con lo scopo di disperdere senza pericoli la scarica del fulmine nel terreno. Per ottenere il massimo risultato è necessario che il dispersore offra il più basso valore possibile di impedenza (o valore di terra), perché minore è tale valore, maggiore è la percentuale della corrente di scarica che si disperde a terra senza causare danni.
L’SPD, o scaricatore, serve a proteggere l’edificio e gli impianti elettrici in esso contenuti dalle sovratensioni che possono verificarsi sulla rete elettrica a causa di fulminazione diretta e indiretta o anche per effetto di manovre scorrette eseguite sulla rete elettrica di alimentazione, anche all’esterno dell’edificio.
In funzione della posizione in cui vengono applicati all’interno della rete elettrica, gli SPD si classificano come:
- SPD di tipo 1: si collega al quadro generale in cui si origina la rete elettrica (contatore) e servono a resistere alle scariche delle fulminazioni dirette. Necessitano di un collegamento al dispersore di terra verso il quale deviano la corrente di scarica.
- SPD di tipo 2: si collegano ai quadri elettrici di derivazione che contengono i sezionatori dei vari impianti presenti nell’edificio. Resistono alle scariche delle fulminazioni indirette e necessitano anch’essi del collegamento al dispersore di terra.
- SPD di tipo 3: servono a proteggere singole apparecchiature da correnti di scarica più basse, non sufficienti a fare intervenire gli SPD di classe 1 e 2, e che possono danneggiare apparecchi particolarmente sensibili, in genere dispositivi elettronici