Ceppo tradizionale
Il ceppo di sostegno della campana è una struttura in ghisa (o in legno, o in acciaio) avente la funzione di reggere la campana tramite la ferramenta di sostegno debitamente imbullonata; tra il ceppo e la campana viene contrapposto un isolatore, generalmente in legno, con funzione di smorzamento delle vibrazioni meccaniche e dei contraccolpi generati dalla campana in movimento.
I contrappesi costituiscono la parte superiore del ceppo ambrosiano che, riempito con piastre di ferro, bilancia rallentando la rotazione della campana. Nel ceppo tipicamente ambrosiano (in qualche caso presenti anche negli altri metodi di suono), i contrappesi sono pomoli dotati nella parte inferiore di tiranti aventi la funzione di bloccare le piastre all’interno del ceppo. Il ceppo tradizionale, sia esso ambrosiano o a slancio, a differenza del ceppo motorizzato, si caratterizza in quanto gli elementi meccanici di trasmissione (ruota e catena) sono fissati al ceppo stesso e ben visibili dall’esterno.
Ceppi ambrosiani
Sono ceppi pesanti, cioè molto contrappesati, e in virtù di questo fatto le campane possono compiere oscillazioni più o meno lente, producendo quindi serie di rintocchi distanziati l’uno dall’altro. Essendo ben contrappesate raggiungono facilmente la posizione “a bicchiere”, cioè compiono con facilità una rotazione di 180° dopo poche oscillazioni. In questo tipo di campane il battaglio è agganciato più in alto rispetto all’altezza dei perni di rotazione e quindi va a colpire il bronzo sempre verso il basso. Il battaglio ha un peso ideale in rapporto al bronzo pari al 1,8% – 2% circa.
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Quando si utilizza questo ceppo nel classico sistema “ambrosiano – lombardo” il battaglio è agganciato più in alto rispetto ai perni di rotazione e si hanno oscillazioni molto lente e quindi rintocchi molto distanziati l’uno dall’altro. Nel sistema “ambrosiano – ligure e veronese” l’aggancio del battaglio è prossimo all’ altezza dei perni di rotazione e si hanno oscillazioni meno lente e rintocchi meno distanziati l’uno dall’altro.
Per l’esecuzione dei concerti è necessario innanzitutto portare le campane in posizione verticale con la bocca verso l’alto e fermarle in questa posizione.
Ogni campana viene poi richiamata dalla posizione verticale mediante una leggera trazione della corda o mediante lo sblocco del freno motore . Le campane in questo modo si lasciano cadere emettendo la sequenza di note desiderata.
Nell’Ambrosiano puro i rintocchi si alternano rimanendo rigorosamente distinti l’uno dall’altro senza mai sovrapporsi, nella “variante Bergamasca”, invece,si creano sovrapposizioni nella battuta di due o anche più campane, realizzando così degli accordi. Il sistema di suono ambrosiano è tipico della regione lombardia, ma si è anche diffuso in altre zone del nord Italia, in particolare del Piemonte, della Liguria e del Veronese.
Ceppi a Slancio
Sono ceppi leggeri, cioè scarsamente contrappesati, e in virtù di questo fatto le campane possono compiere oscillazioni veloci, producendo serie di rintocchi poco distanziati l’uno dall’altro.
In questo sistema di suono il battaglio è agganciato sotto i perni di rotazione e quindi va a colpire il bronzo sempre verso l’alto; il battaglio, che di solito è più pesante rispetto agli altri sistemi di montaggio ha una forma caratteristica con un peduncolo allungato che ne appesantisce notevolmente la parte bassa. Il suo peso è circa il 3% – 5% del peso della campana.
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La campana, durante il suono, raggiunge un arco di rotazione compreso tra i 90° e i 180°, ed il battaglio, colpisce, come detto, la campana nel bordo superiore. Subito dopo la battuta il battaglio si stacca dalla campana, in questo modo non smorza gli armonici rendendo libere le vibrazioni della campana stessa, al contrario del sistema controbilanciato ambrosiano. Per questo le campane a slancio mantengono vibrazioni sonore assai prolungate e piacevoli. Il sistema è molto diffuso in tutta Europa.
In Italia il sistema a slancio è presente in alcune regioni settentrionali, in particolare nel Trentino, in Alto Adige,nel Veneto nord – orientale, nel Friuli Venezia Giulia, nella Valle d’Aosta, in alcune località del Piemonte vicine al confine francese e in alcune zone dell’alta Lombardia, come la Valtellina. Il Sistema Bolognese, diffuso in Emilia Romagna, è un sistema di suono a rotazione completa classificabile però nell’ambito del sistema a slancio.
Ceppo motorizzato VS Ceppo Tradizionale
Il CEPPO MOTORIZZATO (di seguito C.M.), un prodotto pensato e realizzato dalla A.E.I. di Perego già nel 1981 con il primo modello, il CM. 81. Le successive versioni ne hanno migliorato le prestazioni in termini di resistenza e durata e ne hanno ridotto i costi di produzione e manutenzione.
Il C.M. è un ceppo di sostegno che ricorda quello classico in legno, ma realizzato in acciaio. Il C.M. “ingloba” gli organi meccanici di movimento, rendendo superflui la ruota, la catena ed il motore esterni. Ha la doppia funzione di sostenere la campana e di imprimere il normale movimento a dondolo, è utilizzabile sia nel sistema a slancio che in quello ambrosiano, nel pieno rispetto quindi delle tradizioni di suono locali.
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Il C.M. offre numerosi vantaggi rispetto a quello tradizionale:
NON SI VEDONO PIÙ RUOTE, NE’ CATENE, NE’ MOTORI ESTERNI e la bellezza della campana viene valorizzata, permettendo anche maggiore libertà alla fantasia del progettista, che può realizzare il campanile (oppure la struttura che sostiene le campane) con una linea più armonica rispetto alle forme dell’edificio di culto.
MASSIMA PROTEZIONE DI TUTTE LE APPARECCHIATURE che sono racchiuse in ambiente a tenuta stagna con evidenti vantaggi di durata. Tale vantaggio è ancora più significativo nei climi rigidi, negli ambienti inquinati o soggetti a forte corrosione come quelli marini.
COSTI RIDOTTI PER L’INSTALLAZIONE in quanto la campana corredata dal C.M. viene collocata sugli appoggi del campanile già completa e collaudata in officina, pronta ad essere collegata via cavo o via radio alla centralina di comando in Sacrestia.
RIDUZIONE DELLE SOLLECITAZIONI DINAMICHE E DELLE VIBRAZIONI rispetto all’impianto tradizionale con ruota e motore separato. Risultato raggiunto grazie all’inserimento di elementi ammortizzanti, calcolati secondo i pesi in gioco. MINORE INGOMBRO NELLA CELLA CAMPANARIA: l’uso del C.M. riduce infatti gli ingombri dimensionali delle campane eliminando lo spazio necessario al motore, alle corde e alle ruote.